MONK'S POINT II

Venerdì 10 e sabato 11 novembre 2017

Salone del Conservatorio

THE SOUNDSCAPE EXPERIENCE:

 

Monk's point II

Prove aperte, Lecture e Concerto

Gianni Lenoci e HP Jazz Lab

 

 

Venerdì 10 novembre 2017 ore 17

PROVE APERTE+LECTURE di Gianni Lenoci

 

 

Sabato 11 novembre 2017 ore 20,30

CONCERTO

Onion Tears” (Suite for Monk)

 

 

Gianni Lenoci, pianoforte, synth, direzione e composizione

Vittorio Gallo, sax

Alessandro Semeraro, clarinetto ed elettronica

Franco Angiulo trombone

Michele Piccinno, tromba

Livio Bartolo, chitarra elettrica

Pasquale Gadaleta c.basso

Giacomo Mongelli batteria

Gianni Lanotte vibrafono e percussioni

+suprise guest

Opening: Primo Maggio, piano solo “Solo Monk”

Produzione originale del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali dedicata alle composizioni di Thelonious Monk nel centenario della sua nascita ed alla esecuzione in prima assoluta di una composizione estesa di Gianni Lenoci dal titolo “ONION TEARS” (Suite for Monk). L’organico prevede una formazione composta da docenti, studenti ed ex studenti (oggi affermati musicisti jazz in campo internazionale) dei corsi di jazz del Conservatorio “Nino Rota” sotto la guida di Gianni Lenoci. Il progetto si svolgerà in due fasi.

Nella prima giornata (10 novembre 2017 alle ore 17) ci saranno “prove aperte” al pubblico ed agli studenti ed attraverso lecture sulla poetica di T. Monk ed esempi concreti di concertazione jazz si mostreranno i meccanismi dell’organizzazione di un gruppo di jazz finalizzate al concerto da tenersi il giorno successivo (11 novembre 2017 alle ore 20,30).

Ogni concerto sarà introdotto da un “opening” a cura dei migliori studenti dei corsi di jazz che interpreteranno composizioni di T. Monk.

Questa produzione originale si inscrive all’interno di svariate iniziative dal titolo MONK’s POINT

Ad opera del Dipartimento di Nuove Tecnologie e Linguaggi Musicali del Conservatorio “Nino Rota” volte a celebrare il centenario monkiano.

 

10 novembre

 

 

T.MONK'S ADVICE trascritti da Steve Lacy (1960)

Solo perchè tu non sei un batterista non significa che non devi mantenere il tempo.

Batti il tuo piede e canta la melodia nella tua testa mentre suoni.

Smetti di suonare tutte queste fesserie e note strane, suona la melodia!

Cerca di far suonare bene il batterista.

Discriminare (selezionare) è importante.

Devi essere in grado di scavare. Tu scavi?

Giusto!

Lo sai per sempre.

E’ sempre notte. Altrimenti non avremmo bisogno della luce.

Fai levitare il palco!

Voglio evitare I disturbatori.

Non suonare la parte pianistica. La suono io. Non ascoltarmi. Sono io quello che deve accompagnarti.

E’ la parte interna della canzone che fa suonare bene la parte esterna.

Non suonare tutto e sempre. Lascia andare le cose. A volte la musica va immaginata.

Ciò che non suoni può essere più importante di ciò che suoni.

Una nota può essere piccola come uno spillo o grande come il mondo.

Dipende dalla tua immaginazione.

Mantieniti in forma! A volte un musicista attende un ingaggio e quando questo arriva lui è fuori forma e non può sostenerlo.

Quando stai swingando, swinga ancora di più!

(Come dobbiamo vestirci stasera?) Il più preciso possibile!

Lascia sempre il pubblico desideroso di volerne di più.

Non suonare a tutti i costi durante un ingaggio. Semplicemente, stai in scena.

Questi pezzi sono stati scritti per avere qualcosa da suonare e fare in modo che i musicisti siano interessati e vogliano venire alle prove.

Ce l’hai! (Hai il tuo spazio!). Se non vuoi suonare, racconta una barzelletta o fà un balletto, ma ad ogni modo hai il tuo spazio! (Ad un batterista che non voleva prendere un assolo).

pensi non sia possibile fare, la farà qualcun altro un giorno.

Il genio è colui il quale assomiglia maggiormente a se stesso.

Hanno cercato di farmi odiare i bianchi ma qualcuno è arrivato ed ha rovinato tutto.

 

 

INGRESSO LIBERO

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