RECITAL CAMERISTICO

mercoledì 10 ottobre 2018

Salone del Conservatorio, ore 20.30

RECITAL CAMERISTICO

ILARIA CUSANO, violino – DOMENICO DI LEO, pianoforte

A time for us”

Nino Rota                      A Time for Us


(1911 / 1979)               (arrangiamento Domenico Di Leo)

 

Franz Schubert              Sonata in la minore D 385 Op.137 n.2

(1797 / 1828)               I. Allegro moderato II. Andante III. Menuetto IV. Allegro

 

Jimi Hendrix                  Little Wing / Angel

(1942 / 1970)               (arrangiamento Domenico Di Leo)

 

Olivier Messiaen            Thème et Variations

(1908 / 1992)

 

Claude Debussy            Sonata

(1862 / 1918)              I. Allegro vivo

                                  II. Intermède (fantasque et léger)

                                  III. Finale (Très animé)

cusano

 

 

Ilaria Cusano si è diplomata con il massimo dei voti presso il Conservatorio G. Verdi di Milano sotto la guida del padre Felice Cusano. Ancora studente ha vinto diversi concorsi nazionali e internazionali (Pieve Emanuele, Macerata, Tortona, Pavia, Olgiate Olona, “Dasinamov” di Lurisia, Palmi ecc.) nonchè la rassegna violinistica di Vittorio Veneto (1995) dove le e' stato assegnato anche il primo premio con menzione speciale per musica da camera. Si è poi perfezionata all’università di Bloomington nell’Indiana (USA) dove, nel dicembre 1998, ha conseguito il “Performer Diploma” sotto la guida del M° Mauricio Fuks. Nel 1999, in formazione di duo, ha vinto il 2° premio al Concorso internazionale “Trio di Trieste” e il premio speciale CAI riservato al miglior complesso europeo. Sempre nel 1999 ha vinto il premio “Tina Moroni” in occasione del premio Gui di Firenze.Quale vincitrice della rassegna “Carriere 2000”, indetta dal CIDIM di Roma, ha effettuato nell’estate 2000 una tournèe nelle più importanti città del Sud America ; si è poi esibita a Tirana nell’ambito dell’iniziativa “Allegretto Albania” e ha suonato da solista un concerto di Mozart con l’orchestra di Vicenza sotto la guida del M° Spirer.

Ha suonato per società prestigiose sia in veste solistica che in formazioni cameristiche ( l’Unione Musicale di Torino, al Quirinale nella rassegna dei concerti organizzata da RAI Radio3 etc.)

Quale membro del trio d'archi Serenata Trio formatosi sotto il patrocinio del CIDIM di Roma, ha effettuato una lunga tournèe in Sud America ospite delle Società più importanti del Brasile, Argentina, Columbia.

E’ “concertino” dell’Orchestra des Champs Elisèes - La Chapelle Royale di Parigi .

E’ la violinista del Trio Bettinelli (vl. vlc. pf.), con il quale suona per importanti Società italiane ed estere e prosegue un lavoro di alto perferzionamento seguendo i corsi del Quartetto Alban Berg presso l’ Accademia di Colonia (Germania).

Registra con etichette quali Decca Italia, Harmonia Mundi, Tritò, Velut Luna, Cinik, emittenti radiotelevisive come Radio Tre, Sky Classica e per riviste come Amadeus, Suonare News, Musica, Suono.

Recenti impegni l'hanno vista con I Solisti di Pavia al Teatro alla Scala di Milano e all’ Ermitage di San Pietroburgo, e con il Trio Bettinell, con il quale ha eseguito in prima assoluta un brano di Vittorio Montalti ed il Trio di Faurè, per Radio Vaticana.

Insegna violino presso il Conservatorio di Musica Nino Rota di Monopoli.

 

di leo

Per Domenico Di Leo suonare, insegnare, divulgare, organizzare nuovi modi di proporre la musica al pubblico, sono tutti aspetti ugualmente importanti e inscindibili dell’esperienza artistica. Dopo anni di docenza al Conservatorio Niccolò Piccinni di Bari nel 1998 è stato vincitore di cattedra al concorso nazionale per titoli ed esami di Musica da Camera. Da allora insegna al Conservatorio Nino Rota di Monopoli: in anni di intensa attività didattica ha contribuito in modo rilevante alla formazione e maturazione artistica di generazioni di strumentisti, tra cui affermati concertisti e prime parti in grandi orchestre nazionali e internazionali. La qualità e la rilevanza del suo lavoro didattico sono state riconosciute in contesti qualificati da autorevoli addetti ai lavori e hanno dato un significativo apporto all’elevata reputazione di cui il Conservatorio pugliese gode in ambito nazionale e internazionale. Ciò è sempre andato di pari passo con una ricerca musicale a tutto campo sui repertori, sull’interpretazione, sulle diverse forme ed esperienze del fare musica, con un’apertura culturale alimentata sin dagli anni di formazione anche dai paralleli studi artistici e dalla spontanea curiosità per le diverse forme della creatività umana e del sapere. Diplomato con lode al Conservatorio Piccinni di Bari - sotto la guida di Pierluigi Camicia – e vincitore di una lunga serie di concorsi nazionali e internazionali, Domenico Di Leo ha ampliato e arricchito la sua formazione grazie gli insegnamenti di solisti, cameristi, strumentisti, cantanti, docenti come Konstantin e Svetlana Bogino, Joaquin Achucarro, Alexander Lonquich, Bruno Canino, Alain Planès, Georgij Chugajev, Vladimir Ogarkov, Paul von Schilavsky, Pavel Vernikov, Anatole Liebermann, Karine Georgian, Vito Paternoster, Antonio Florio, Vincenzo Mariozzi, Romeo Tudorache, Maria Coronada Herrera, Bianca Maria Casoni e alle molteplici collaborazioni con strumentisti, cantanti e direttori d’orchestra italiani e stranieri, di fama e meno noti. In questo lungo percorso l’influenza della tradizione musicale russa ha avuto un ruolo significativo ma Domenico Di Leo ha imparato e continua ad apprendere da musicisti diversi e di ogni ambito, e non sente di appartiene a nessuna “scuola” o a nessuna ortodossia, rivendicando il diritto-dovere della libertà intellettuale. La lunga esperienza concertistica in Italia e in diversi paesi europei come pianista solista e camerista, concertatore e direttore di ensemble strumentali e vocali lo ha condotto a maturare un personale, inconfondibile stile interpretativo che fonde il rigore intellettuale e la profonda conoscenza del testo e della prassi con la spontaneità e la forza emotiva. Il suo vasto repertorio solistico e cameristico, in continuo allargamento, va da Bach alla musica contemporanea. Riconosciuto come autorevole interprete, tra gli altri, di autori come Schubert, Chopin, Schumann, Skrjabin, Debussy, Ravel si impegna con passione nella riscoperta di autori e autrici meritevoli: giovanissimo è stato tra i primi, più convinti sostenitori in Italia della musica di Satie e dedica parte del suo lavoro a compositori come Koechlin e Decaux, Schulhoff e Alkan (di quest’ultimo è uno tra i pochi specialisti italiani), Fanny Mendelssohn, fino al pugliese Niccolò Van Westerhout. Di Leo ha realizzato trascrizioni e arrangiamenti pianistici e strumentali, registrato per etichette come Stradivarius e Sarx, scritto saggi di argomento analitico-musicologico. Ha condotto esperienze didattiche d’avanguardia, rivolte a giovani e giovanissimi. Ha curato la direzione artistica, in Italia e in Francia, di iniziative concertistiche innovative. Animato dalla forte convinzione che la musica di qualità possa essere compresa e apprezzata da tutti e non restare appannaggio di pochi eletti, ormai da diversi anni conduce un fortunato ciclo di appuntamenti, Chiavi di Lettura (circa cinquanta appuntamenti realizzati al Conservatorio Nino Rota attirando un grande numero di appassionati) e altri progetti dedicati alla divulgazione e all’incontro tra la musica le arti e la cultura, tra i musicisti e il pubblico.

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