CHIAVI DI LETTURA: L'AUTUNNO DI JOHANNES BRAHMS
L'AUTUNNO DI JOHANNES BRAHMS
Le musiche pianistiche e cameristiche dell’ultima stagione di Johannes Brahms
CONVERSAZIONE/CONCERTO CON IL PIANISTA DOMENICO DI LEO e i giovani interpreti Tommaso Ivone Antonio Magno Gabriele Cavallo
MERCOLEDÌ 15 SETTEMBRE 2021 ORE 20.30
TEATRO RADAR - MONOPOLI
Nel 1853 il ventenne Brahms si presentò alla porta di Robert Schumann e fu immediatamente salutato dal grande compositore romantico come il nuovo “profeta”, alla stregua di un’apparizione divina. Con un memorabile articolo dal titolo Neue Bahnen, “Nuove vie”, Schumann tracciava la strada per quel fascinoso giovane che aveva fatto la sua clamorosa irruzione nella vita musicale e affettiva degli Schumann. Da allora, e ancor più con la gravissima crisi seguita al tentato suicidio e al conseguente ricovero in manicomio di Robert, Brahms divenne una presenza fissa accanto al sofferente maestro e a Clara Wieck, moglie di Schumann, compositrice e ammirata pianista, con la quale stabilì una relazione affettiva e musicale intensa e controversa.
Nei quarant’anni che seguirono quel folgorante incontro, Brahms confermò le “profezie” di Schumann:
nel 1893 il sessantenne Brahms è un musicista celebre e consacrato, nel pieno dominio di un’arte compositiva superlativa, ancora capace di attingere a una vena di grande ispirazione, ma è anche un uomo assai solo a livello esistenziale (“Frei aber Einsam”, “libero ma solo”, come il celebre motto di una Sonata scritta in gioventù con Robert Schumann e Albert Dietrich per il compleanno dell’amico Joseph Joachim, sulla suggestione di Johannes Kreisler, il visionario musicista romantico protagonista dei racconti di E.T.A. Hoffmann).
Le ultime composizioni di Brahms sembrano percorse da un tenero e amaro sguardo retrospettivo, da una vitalità non intaccata dagli anni, da una profonda e potente ispirazione, in una sorta di celebrazione dell’arte e della vita, anche della vita non pienamente vissuta perché subordinata all’arte. Nel corso della serata ascolteremo ed esploreremo insieme alcune pagine pianistiche tratte dalle ultime raccolte (Op. 117, Op.118 e 119) e cameristiche, tratte dalle due Sonate Op.120, con il maestro Domenico Di Leo, la partecipazione di tre brillanti giovani interpreti, i clarinettisti Tommaso Ivone e Antonio Magno e il pianista Gabriele Cavallo, tutti allievi del suo corso di musica da camera.

Si ricorda che l'accesso al pubblico sarà consentito solo su prenotazione, obbligatoria e da effettuarsi via mail all'indirizzo
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